Terapie digitali

Cosa sono e come vengono somministrate?

 

Le Terapie Digitali sono soluzioni tecnologiche validate da enti competenti e disegnate per modificare il comportamento di un paziente allo scopo di migliorare gli esiti della sua malattia.

Nel caso della chemioterapia per il trattamento del tumore, ad esempio, la Terapia Digitale attraverso la gestione dei sintomi associati alla malattia ed alla terapia, ha dimostrato di essere in grado di migliorare la sopravvivenza globale del paziente.

 

TERAPIE DIGITALI VS TERAPIE TRADIZIONALI

Ciò che differenzia le Terapie Digitali da quelle farmacologiche è il principio attivo: ovvero l’elemento della terapia responsabile dell’effetto clinico.

Se nel caso dei farmaci si tratta di una molecola chimica, le terapie digitali si servono di un algoritmo.

TIPOLOGIE

Tra le diverse forme che l’algoritmo deve assumere, contiamo:

  • app da usare con uno smartphone;
  • videogiochi da usare con una consolle;
  • sensori da usare con un inalatore di farmaci per il respiro.

MODALITA’ DI AZIONE

Le Terapie Digitali possono operare in 2 modi, ovvero in modo indipendente dal farmaco e/o dal terapeuta oppure integrate con il farmaco.

Nel primo caso si tratta di terapie definite “standalone” in quanto non vengono prescritte insieme a terapie armacologiche, ma sfruttano tecniche di Terapie Cognitivo Comportamentali (CBT) già utilizzate normalmente nel campo della psicologia e della psicoterapia.

Queste e vengono codificate attraverso algoritmi attraverso la raccolta di dati che avviene con strumenti digitali.

Nel secondo caso, invece, parliamo di terapie digitali integrate con terapie tradizionali farmacologiche, in cui l’algoritmo interagisce con il farmaco, ampliandone la funzione e le modalità di interazione con il paziente.

UNA TESTIMONIANZA

Ne ha parlato di recente anche il Prof. Eugenio Santoro, Capo del Laboratorio di Informatica Medica dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (Milano) che le definite come:

“un sottoinsieme delle digital health e riguardano quelle opzioni terapeutiche che utilizzano tecnologie digitali per curare una patologia, una malattia mentale o una condizione psicologica.”

QUALI PATOLOGIE CURARE CON TX?

Sono molte le aree terapeutiche per le quali si somministrano terapie digitali, ad esempio la mental health, la lotta all’ obesità e alle dipendenze, i disturbi del sonno e le malattie croniche come il diabete.

ENDEAVOUR RX

Ad esempio il Dott. Santoro ci riporta il caso di Endeavour RX, il primo videogioco approvato dalla FDA (Food and Drug Administration), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, dipendente dal Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti d’America, come terapia per i bambini affetti da disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività.

POSOLOGIA

Proprio come i farmaci, anche le terapie digitali vengono somministrate e prescritte da un medico con una posologia stimando un utilizzo temporaneo e non permanente.

Ad esempio, Endeavour viene prescritto con una dose di 25 minuti al giorno per un trattamento che non deve superare le 4 settimane.

IN ITALIA

In Italia le terapie digitali vengono già adottate, ma non senza problemi.

Marco Mazzaglia, docente di game design e gamification presso il Politecnico di Torino spiega che

“Ci sono alcuni progetti che consentono di eseguire esercizi per la riabilitazione da traumi, come l’ictus, ma sono poco curati dal punto di vista grafico e dell’esperienza utente. Così risultano ostici per i caregiver o i medici che li devono usare e poco motivanti per il paziente”.

DISPOSITIVI MEDICI O TERAPIE?

Per quanto riguarda l’Italia, inoltre, non è ancora stata fatta una classificazione: si tratta di dispositivi medici – quindi di responsabilità del Ministero della Salute – o terapie – di responsabilità dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)?