Colonnine SOS per richieste di soccorso immediate
Le abbiamo sperimentate a Brugnasco, nella RSA del Sacro Cuore, una struttura molto attenta a iniziative innovative rivolte a favorire la degenza degli ospiti della struttura.
LA STRUTTURA
Questo particolare complesso residenziale, ospita pazienti non autosufficienti con patologie neurodegenerative e psichiatriche, quali Demenza ed Alzheimer e ha all’attivo diversi progetti sperimentali finalizzati alla riabilitazione cognitiva e al recupero funzionale.
Uno di questi, “Il treno della memoria” è un progetto unico nel suo genere, un modello di cui la struttura del Sacro Cuore è stata prima in Italia a dotarsi. È uno spazio allestito come una vera stazione con tanto di sala d’aspetto, biglietteria, biglietto cartaceo, altoparlanti che comunicano l’arrivo e le partenze e persino vere porte di convoglio, che aprono su una stanza-vagone, dove le finestre sono schermi in cui viene trasmesso il progredire del percorso.
IL GIARDINO SENSORIALE E LE COLONNINE DI EMERGENZA
All’esterno è presente un giardino sensoriale, un cortile dove gli ospiti possono passeggiare in autonomia o con accompagnamento seguendo un percorso tinto di rosso, un colore a cui i malati di Alzheimer sono particolarmente sensibili e grazie al quale tendono a rimanere nello spazio consentito, evitando di perdersi nella struttura.
Qui gli ospiti sono liberi di camminare, riposarsi e stare all’aria aperta. Proprio lungo questo spazio è stata installata una colonnina SOS che favorisce il soccorso immediato in caso di malore. Avvicinando un braccialetto intelligente la colonnina invia una segnalazione al terminale in portineria, indicando la posizione da cui è stato richiesto aiuto e il nome del paziente che indossa il bracciale.
LA STRUTTURA E LE COLONNINE
Anche nei corridoi della residenza sono stati montati i lettori SOS, grazie ai quali il personale può richiedere supporto immediato sul posto.
Con questo sistema, ogni punto del grande complesso è coperto dal modello di emergenza, anche lì dove la presenza degli operatori non è costate, consentendo loro di sapere sempre in quale zona è richiesto l’intervento e per quale paziente: una procedura che abbatte drasticamente i tempi di soccorso. Mentre l’SOS viene diramato, il personale può concentrarsi sulla persona e sull’emergenza, rendendo automatica la comunicazione tra colleghi.
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