Libri e salute
16 consigli di lettura per un’estate ricostituente
Le vacanze estive sono il momento migliore per rilassarsi, concedersi delle letture interessanti sul fronte della salute e imparare qualcosa di nuovo. Anche MyMedBook si fermerà qualche giorno per la pausa estiva, ma prima vogliamo lasciarvi alcune proposte editoriali su alcuni degli argomenti che abbiamo affrontato sul nostro blog: storie di persone che affrontano coraggiosamente patologie e condizioni di salute precarie, storie di medici scritte da medici, storie di disabilità e storie di famiglie audaci, al limite dell’eroismo.
Dalla neurochirurgia, all’Alzheimer, dall’autismo alle difficoltà affrontate dai medici in corsia, dal Parkinson ai vaccini, queste letture hanno molto da insegnarci e ci lasciano un messaggio positivo di cui far tesoro per ripartire carichi e consapevoli.
Medicina narrativa. Onorare le storie dei pazienti
di Rita Charon
Come integrare le storie dei pazienti nella pratica clinica? Come arricchire l’oggettività della scienza medica con le emozioni individuali?
In un saggio che è ormai un classico,
Rita Charon risponde a queste domande mettendo la narrazione al servizio della medicina, per farci scoprire il potere del racconto nelle relazioni terapeutiche.
Attraverso la lettura e la scrittura, infatti, si possono allenare e sviluppare quelle capacità di ascolto e di attenzione necessarie non solo per arrivare a diagnosi più adeguate e a terapie più condivise, ma anche per prendersi cura davvero di chi soffre, in contrasto con un sistema sanitario che sembra anteporre le preoccupazioni aziendali e
burocratiche ai bisogni delle persone.
Il diritto di morire. La libertà del laico di fronte alla sofferenza
di Umberto Veronesi
I progressi medici e scientifici degli ultimi anni ci hanno in qualche modo illusi di aver raggiunto l’immortalità, facendoci dimenticare che la morte è un fatto biologico.
La malattia, sostiene Veronesi, stabilisce una relazione così stretta fra medico e paziente da far sì che il medico sia in grado di interpretare le volontà dell’ammalato, non ultimo il rifiuto di sottoporsi a cure inutili, e il desiderio di morire con dignità.
Il volume delinea la posizione intorno a questo tema dei vari Stati europei dove con l’eccezione di Olanda e Belgio, l’eutanasia è equiparata all’omicidio. Illustra infine il problema del difficile accesso alle cure palliative in Italia, dove esistono ostacoli legislativi all’uso farmacologico degli oppiacei.
Le farò un po’ male. Diario tragicomico di un medico alle prime armi
di Adam Kay
Giornate di lavoro estenuanti, notti insonni, weekend mancati e molto altro ancora…
Le farò un po’ male è un corollario di situazioni tanto esilaranti quanto reali, che ci mostrano con stile magnificamente irriverente il dietro le quinte della professione medica. In altre parole, tutto ciò che da pazienti non avremmo potuto (e forse voluto!) sapere
Le dispute della medicina. Dieci casi esemplari
di Hal Hellman
Dalle dispute sulla generazione spontanea spazzate via da Pasteur e da Koch allo scandalo della doppia paternità dell’agente diffusore dell’AIDS (il francese Montagnier contro l’americano Gallo), la storia della medicina è costellata di controversie che hanno messo in luce i lati oscuri della lotta per la salute.
Così, attraverso dieci casi esemplari, ricostruiti in uno stile quasi da inchiesta poliziesca, Hellman mostra come lo spirito della polemica possa rivelarsi un importante motore nella scoperta di teorie audaci e di fatti sorprendenti.
Quando il respiro si fa aria. Un medico, la sua malattia e il vero significato della vita
di Paul Kalanithi
Qual è il significato della vita umana? O meglio, che cosa la rende significativa e degna di essere vissuta?
A farsi queste domande non è un filosofo o un teologo, ma il neurochirurgo americano di origine indiana Paul Kalanithi, che a soli 37 anni, al culmine del successo professionale, deve affrontare la disperata battaglia contro un cancro in fase terminale e guardare negli occhi l’avversario che ha già sfidato tante volte in sala operatoria: la morte.
Animato fin dall’infanzia da passioni apparentemente inconciliabili (letteratura, psichiatria, filosofia, ricerca scientifica), che lo avevano portato a scegliere la neurochirurgia come facoltà chiave per conoscere l'”intreccio di cervello e coscienza”, Paul vive l’esperienza soggettiva della malattia come l’occasione per cominciare a vedere le cose con quello sguardo da paziente che aveva a lungo cercato e per riflettere sul destino che ci accomuna a ogni organismo vivente che nasce, cresce e muore.
Balle mortali. Meglio vivere con la scienza che morire coi ciarlatani
di Roberto Burioni
Le bugie, si dice, hanno le gambe corte. Ma quando riguardano la salute corrono abbastanza velocemente da raggiungere chi le crede e ucciderlo.»
Nel suo nuovo libro, Roberto Burioni esamina da vicino una serie insieme tragica e grottesca di bufale pericolose, anzi di balle mortali che ci mettono davanti agli occhi i rischi di affidarci ai ciarlatani invece che ai dati certi, alle prove sperimentali, al metodo scientifico della medicina.
Cosa possiamo fare per difendere la nostra salute, quella dei nostri cari e dell’intera comunità dai danni prodotti dalle balle mortali? Dobbiamo difendere prima di tutto la ragione e la scienza, cioè quel metodo che da secoli ha permesso alla medicina di vincere malattie un tempo incurabili e aumentare non solo la durata ma anche la qualità della nostra vita; quel metodo oggi sotto attacco da parte della disinformazione e del nuovo oscurantismo in cui proliferano i ciarlatani. In campo medico, le fake news possono uccidere, ed è un dovere civico smascherarle.
Cantico di una vita
di Rita Levi-Montalcini
“Continuo ad essere in luna di miele con i miei embrioni: ogni giorno il piccolo spiraglio che ho aperto si apre un pochino di più…”. Così nel gennaio 1951 Rita Levi-Montalcini narra ai propri famigliari la scoperta che la porterà al premio Nobel.
In queste lettere che coprono l’arco di un trentennio la grande studiosa italiana non dà solo un quadro di una ricerca che ha cambiato il volto della biologia contemporanea ma offre al lettore uno spaccato dall’interno della vita degli scienziati. È una testimonianza di altissimo valore umano e civile: tre passioni, “semplici ma irresistibili”, costituiscono il filo rosso di una grande esperienza intellettuale: l’affetto per i propri cari, l’impegno nella ricerca scientifica e infine il “prodigare tutta me stessa nell’aiuto al prossimo”. E questo nello spirito di un cantico che dà ragione alla saggezza di Primo Levi: “Amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra”.
Con cura. Diario di un medico deciso a fare meglio
di Atul Gawande
Atul Gawande racconta la sua professione attraverso episodi minimi, come quello della vecchia signora ricoverata perché semplicemente “non si sentiva troppo bene” e che dovrà la vita solo alla coscienziosità del medico che la segue; o di massima gravità e urgenza, come quando si trova di fronte ai corpi dilaniati dalla guerra in Iraq.
Ognuna delle tre parti del libro è dedicata alle condizioni fondamentali per il successo in medicina, in una professione nella quale si deve costantemente progredire, ci si deve affinare, perfezionare. Il primo requisito è la scrupolosità, la necessità di prestare sufficiente attenzione ai dettagli per evitare errori e superare gli ostacoli.
La seconda sfida è quella di fare la cosa giusta. Per spiegarlo racconta le storie di quattro medici e un’infermiera che sono andati contro il codice etico partecipando all’esecuzione di prigionieri; si interroga su come è possibile capire quando bisogna continuare a lottare per un malato e quando bisogna smettere. E poi, quanto devono essere pagati i medici? Quanto si deve ai pazienti in caso di errori? Il terzo requisito per il successo è l’ingegnosità.
Primo non nuocere. Storie di vita, morte e neurochirurgia
di Henry Marsh
Quando un libro inizia con ‘Spesso sono costretto a tagliare il cervello ed è una cosa che detesto fare’… non puoi metterlo via, devi continuare a leggere, no? –
Karl Ove Knausgard
Cosa significa essere un neurochirurgo? Come ci si sente ad avere in mano le sorti di una persona, mentre ci si apre un varco tra la materia grigia che ne genera i pensieri, i sentimenti e le emozioni? E, se qualcosa va storto, come si convive con le conseguenze? È ciò che scopriremo attraverso le pagine di questo libro, la confessione sincera e intensa di un famoso neurochirurgo inglese che, alla luce dell’esperienza quarantennale, rievoca le vittorie nelle battaglie combattute al fianc dei pazienti, ma anche le inevitabili sconfitte, gli errori e i fallimenti. Primo non nuocere è la narrazione di una professione eroica, chiamata a confrontarsi ogni giorno con i momenti di maggiore fragilità dell’essere umano – la scoperta della malattia, la speranza di una cura -, a prendere decisioni cruciali che, in un modo o nell’altro, cambieranno i destino dei pazienti, ma anche del medico stesso.
100 risposte sul Parkinson
di Abraham Lieberman,Marcia McCall
Che cos’è il Parkinson? In che modo e perché si manifesta? E, soprattutto, come affrontarlo? A questi e a molti altri interrogativi risponde in modo semplice, chiaro e con grande sensibilità il professor Lieberman, celebre neurologo e direttore del Muhammad Ali Parkinson Center, intitolato al suo paziente più famoso. Un volume unico nel suo genere perché illustra sia il punto di vista del medico sia quello del paziente, in cui l’autore ha selezionato le domande più frequenti e i dubbi più diffusi. Il risultato è una guida accessibile e pratica agli aspetti quotidiani del Parkinson: dai sintomi all’impatto sulla vita lavorativa e sociale, dalle terapie alle strutture a cui rivolgersi. Corredato da un prezioso glossario e supervisionato, nell’edizione italiana, dal professor Ubaldo Bonuccelli, uno dei massimi esperti di Parkinson nel nostro Paese, questo libro vuole essere un aiuto per chi ha appena saputo di avere la malattia, per chi ci convive da diverso tempo, e per chi ha un parente o un amico che ne soffre.
Di Parkinson non si muore
di Ermes Carassiti
“Il libro di Ermes Carassiti sbaraglia ogni possibile dubbio circa la pena e la tristezza e la compassione fuori luogo che la parola “malattia”, la parola “dolore” ci provocano.
È un libro allegro, finisce con la parola “culo” che è una delle più allegre del mondo, è un libro vivo, tenace e coraggioso…
Tutto il libro è un percorso di comprensione, di curiosità, un viaggio iniziatico dentro una dura malattia e dunque dentro se stesso, i propri ricordi, le proprie cognizioni, le proprie capacità.” (Dalla prefazione di Michele Serra)
Alzheimer. Come parlare e comunicare nella vita quotidiana nonostante la malattia
di Pietro Vigorelli
Quando la malattia di Alzheimer avanza e ruba i ricordi e le parole, si può ancora comunicare?
Pietro Vigorelli cerca delle risposte nelle conversazioni della vita di tutti i giorni, spostando l’attenzione dalla comunicazione alla convivenza. Il primo obiettivo che propone è che chi rischia di perdere la parola possa continuare a parlare e ad essere ascoltato; il secondo che si possa continuare a vivere bene insieme.
Il modello di riferimento è l’Approccio capacitante: un modo di stare in relazione con gli anziani smemorati e disorientati che si basa sull’attenzione al momento presente, il qui e ora, che cerca di fare emergere l’io sano che ancora c’è dietro i sintomi di malattia, che vuole riconoscere le identità molteplici e le capacità della persona così come sono, così come riesce a esprimerle
L’ uomo che scambiò sua moglie per un cappello
di Oliver Sacks
«È un libro che vorrei consigliare a tutti: medici e malati, lettori di romanzi e di poesia, cultori di psicologia e di metafisica, vagabondi e sedentari, realisti e fantastici. La prima musa di Sacks è la meraviglia per la molteplicità dell’universo.» – Pietro Citati
Oliver Sacks è un neurologo, ma il suo rapporto con la neurologia è simile a quello di Groddeck con la psicoanalisi. Perciò Sacks è anche molte altre cose: «Mi sento infatti medico e naturalista al tempo stesso;
Questo è il libro di un nuotatore «in acque sconosciute, dove può accadere di dover capovolgere tutte le solite considerazioni, dove la malattia può essere benessere e la normalità malattia, dove l’eccitazione può essere schiavitù o liberazione e dove la realtà può trovarsi nell’ebbrezza, non nella sobrietà». L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è stato pubblicato per la prima volta a Londra nel 1985
Badare non basta. Il lavoro di cura: attori, progetti e politiche
di S. Pasquinelli, G. Rusmini
Radicata, diffusa, necessaria. La presenza delle assistenti familiari, le badanti, continua ad accompagnarci. Nonostante la crisi e la perdita di potere d’acquisto delle famiglie, il lavoro privato di cura rimane una risposta essenziale alla non autosufficienza.
Queste pagine rappresentano lo stato dell’arte sul lavoro privato di cura in Italia, bilancio di un percorso iniziato dai curatori dieci anni fa. Frutto della collaborazione di studiosi con competenze diverse, il libro ricostruisce l’emergere di questo lavoro, le sue dimensioni e caratteristiche, i progetti che lo riguardano e che interessano ormai molti soggetti.
Badare non basta perché ci vogliono competenza e cura nell’assistere un anziano non autosufficiente; non basta perché ogni intervento puramente individuale finisce per rivelarsi incompleto, un solitario scontrarsi con infinite difficoltà; non basta perché la domanda d’aiuto riguarda anche famiglie e familiari caregiver.
Quando andiamo a casa? Mia madre e il mio viaggio per comprendere l’Alzheimer.
di Michele Farina
Michele Farina ha visto sua madre allontanarsi pian piano, inabissarsi fino a divenire quasi irraggiungibile. L’Alzheimer l’ha svuotata “con il cucchiaino dell’uovo alla coque”, portandola via un po’ alla volta ben prima del suo ultimo giorno. Come trovare un senso a un’esperienza del genere? Come superarla? Dopo dieci anni di silenzio, Farina ha deciso di farlo ripercorrendo – grazie al lavoro di giornalista – la propria storia in quella di altri, andando a cercare sua mamma negli occhi di malati sconosciuti. Ne è nata un’inchiesta unica nel suo genere, che descrive l’Italia dell’Alzheimer attraverso le vicende di pazienti, famiglie, operatori, ricercatori, strutture, associazioni. Esperienze diverse, che disegnano però un percorso unitario. Il viaggio nel mondo di una patologia sempre più diffusa, complice l’allungarsi della vita, eppure “nascosta”: vissuta come un tabù, con dolore e vergogna spesso nell’isolamento. Perché l’Alzheimer sembra restare fuori dai radar delle istituzioni: il morbo dell’oblio dimenticato dalla società, e per cui non esiste una cura.
Il bambino che parlava con la luce. Quattro storie di autismo
di Maurizio Arduino
Silvio guarda il mondo racchiuso in un granello di polvere, Cecilia lo osserva attraverso il movimento di una corda. Matteo non gioca con gli altri bambini, ma conosce le radici quadrate. Elia, sommerso da voci, odori, suoni e colori, lotta per trovare la calma interiore.
Un viaggio unico e commovente nelle vite di quattro pazienti autistici profondamente diversi fra loro, seguiti dall’infanzia all’età adulta.
I drammi e le fatiche quotidiane delle loro famiglie.
L’impegno, i dubbi, gli errori e i piccoli grandi successi compiuti nel tentativo di aiutarli.
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