Digital Health Care e Internet of Things, il futuro della salute
È di qualche giorno fa la notizia che la compagnia assicurativa Generali Italia e la piattaforma d’innovazione H-Farm stiano cercando, in partnership, soluzioni smart e pronte per il mercato nell’ambito dell’health care digitale.
Il programma, chiamato Health&Welfare Accelerator, si propone di individuare, entro il 31 ottobre, cinque start-up, in fase iniziale o già avviate, che stiano sviluppando progetti e business plan dedicati alla salute, combinando tecnologie innovative e attenzione per il benessere della persona.
Una volta selezionate, le cinque start up più meritevoli saranno ospitate nel campus H-Farm, dove saranno accompagnate in un percorso di accelerazione di quattro mesi in cui avranno a disposizione mentoring, tutoring e un investimento iniziale di 10 mila euro. L’ingresso nel mercato sarà garantito da Generali Italia che assicurerà alle startup una serie di servizi.
I progetti saranno presentati infine alla Demo Night, a cui presenzieranno investitori, aziende e venture capital, che potranno decidere se investire o meno nelle cinque nascenti realtà.
Non è un caso che due aziende del calibro di Generali Italia e H-Farm abbiano deciso di mettere a disposizione ed investire le loro risorse al servizio di nuove realtà in ambito sanitario.
Il digital health infatti è un settore multidisciplinare in costante aumento, in cui l’unione tra internet of things e sanità è uno dei trend principali a livello internazionale, che conta 6,1 miliardi di investimenti nel 2016, stimati al 22% in più nel 2022.
Questa previsione non deve stupire, basti pensare che secondo un recente studio il 48% degli intervistati hanno affermato che le informazioni reperite sui social media influenzano il loro approccio alla salute, mentre il 31% dei professionisti del settore utilizza i social in ambito lavorativo.
L’healthcare quindi è un settore emergente in cui i grandi si stanno già muovendo: Amazon, ad esempio, ha deciso di riservare un marketplace dedicato a strumenti diagnostici utilizzabili da casa, mentre l’agenzia governativa americana FDA (Food and Drug Administration), che regolamenta i prodotti alimentari e farmaceutici, ha dato il via alla sperimentazione di dispositivi e sensori da indossare, per un monitoraggio scrupoloso h24, sette giorni su sette.
Il mercato del digital health è vario e si adatta a qualsiasi esigenza: dall’utilizzo di device per l’assistenza a domicilio di anziani e pazienti con patologie croniche, fino a piattaforme aziendali che spingono i propri lavoratori a condurre vite più sane possibili.
MyMedBook e l’ Internet delle cose
Anche MyMedBook si fa strada nel settore dell’healthcare e dell’ IoT, ponendo molta attenzione alle necessità e ai bisogni del cittadino, per questo i servizi offerti comprendono l’interazione con il medico curante, l’accesso immediato al dossier clinico, la possibilità di gestire i trattamenti e le cure e un servizio di teleassistenza.